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L’arte attraversa i paesaggi della Bassa Romagna in modo inaspettato. Murales eseguiti da diversi artisti e le opere dei tracciati di Terrena, la rassegna dedicata alla land art, hanno lasciato segni ripercorribili tra natura e città, tra terra e cielo. Da scoprire tra fronde degli alberi, nelle oasi incontaminate o tra i muri della tua città in un percorso diffuso e senza tempo.

Le opere di strada riescono a raccontare la storia di questo affascinante territorio, rappresentando eventi, personaggi o tradizioni locali con uno stile contemporaneo.

Percorsi da fare in libertà, passeggiando ed esplorando con nuovi occhi, magari trovando l’ispirazione per qualche scatto fotografico da condividere con l’hashtag #bassaromagnamia!

EXPERIENCE

Chi: chiunque, in particolare gli amanti dell’arte contemporanea e della street photography

Quando: tutto l’anno

Come: passeggiando, pedalando, correndo

Perché: per lasciarsi stupire dalle opere d’arte… dietro l’angolo!

Alfonsine

  • “Free to Fly” di Collettivo FX (ottobre 2016)
    Dove: Corso Garibaldi 55
    Rappresenta un giovane Alfonsinese durante l’occupazione nazifascista. Come racconta il libro “È Cafè d’Cai” di Luciano Lucci, i ragazzi alfonsinesi erano costretti dai tedeschi a minare e mettere bombe lungo Corso Garibaldi. Il disegno rappresenta una domanda, una scelta da fare.
  • Opera dei ragazzi del Centro Giovani Free to Fly in collaborazione con Collettivo FX (ottobre 2016)
    Dove: Piazza della Resistenza 2
    Nel muro a fianco del Museo della Battaglia del Senio, partendo dalle aperture delle finestre, i ragazzi hanno realizzato un disegno fatto da due strade diverse da percorrere che rappresentano le scelte possibili.
  • Opera di Stinkfish (agosto 2017)
    Dove: Parcobaleno, via Galimberti 5
    Rappresenta il profilo di una bambina honduregna incontrata durante il viaggio promosso da “Cuma Project”, progetto indipendente di street-art a favore delle popolazioni indigene dell’America Latina di cui l’artista colombiano Stinkfish ha fatto parte.
  • Opera di Ericailcane e Bastardilla (aprile 2019)
    Dove: muro sotto l’argine del fiume Senio, via Mameli
    L’opera omaggia la Resistenza e la lotta partigiana in un luogo simbolo come quello della linea Gotica e del fiume Senio.

Bagnacavallo

  • Opera eseguita durante il laboratorio “Street Art Lab” di Radio Sonora (2019)
    Dove: via Togliatti
    L’opera è l’elaborato pratico del laboratorio “Street Art Lab”, promosso da Radio Sonora, e rappresenta la libera creatività dei ragazzi che hanno partecipato,  sotto la guida dello street artist e insegnante Federico Bocchini.
  • “La Ca de Mazapègul” di Joan Farré (Terrena 2018)
    Dove: Parco Pubblico (via Ungaretti) di Villanova di Bagnacavallo
    L’installazione dell’artista spagnolo Joan Farré è realizzata in salice e canna, materiali naturali ed ecosostenibili tipici del fiume Lamone. L’opera è una struttura-gioco destinata ai bambini per stimolare la loro creatività ed esplorazione. La sua forma richiama il berretto del Mazapègul, il dispettoso folletto domestico della tradizione romagnola. L’opera è stata restaurata nel 2021.

Bagnara di Romagna

  • “Madre terra – Popoli” di Daniela Romagnoli (Terrena 2018)
    Dove: Giardino della Rocca (piazza IV Novembre) di Bagnara
    La scultura si trova nel tronco di cedro radicato ed è stata eseguita dall’artista Daniela Romagnoli in occasione di Terrena 2018.
    I bambini sono qui nudi, loro non hanno alcun pregiudizio, sono innocenti, vogliono solo stare insieme, si cercano… giallo, blu, verde, rosso, a loro non importa di che colore sei! Dalla terra nasce la diversità e la terra stessa da equilibrio a questa diversità. Mescola questi colori e nascerà qualcosa di meraviglioso!… Insieme si può! Ogni bambino condivide la stessa anima del tronco dal quale si sta separando… il tronco rappresenta un’unica madre, la madre terra, da cui tutti proveniamo!
  • “Caterina: tigre di Romagna” dell’artista argentino Guido Palmadessa (2018)
    Dove: via Garibaldi, nei pressi della Porta.
    Il murale rappresenta Caterina Sforza, che fu Signora di Bagnara, accanto ad una tigre, con la Rocca sforzesca sullo sfondo. La tigre rappresenta il riferimento al soprannome che le venne assegnato già nelle cronache rinascimentali, cui solo più tardi si aggiungerà quello di “leonessa”, entrambi segno di un carattere forte e coraggioso che le ha permesso di lasciare un segno importante nella storia.

Conselice

  • Opera dell’artista Alessandro Giovannini (2015)
    Dove: Parco Falcone e Borsellino, Via Bastia 106,  Lavezzola di Conselice
    Un murales che simbolicamente mette in contrapposizione i tentacoli di una piovra alla fierezza del tradizionale gallo romagnolo.
  • Piazzetta Guareschi di Gino Pellegrini (2004-2006)
    Dove: Piazzetta Guareschi, 48017
    La fiabesca Piazzetta Guareschi presenta muri popolati da animali, paesaggi, personaggi e visi noti della città e dei romanzi di Giovannino Guareschi. L’opera si sviluppa in una sequenza di quadri pittorici che raccontano il paesaggio della bonifica, le sue trasformazioni, l’acqua che attraversa tutti i personaggi e ne colora la condizione epica.

Cotignola

“Dal museo al paesaggio” (dal 2018)
Il progetto disegna una mappa attraverso un percorso di muri dipinti che dal centro storico del paese, partendo dal Museo civico Luigi Varoli, si irradia e ramifica congiungendosi, non solo idealmente, al paesaggio e alla campagna, ai parchi e alle aree naturalistiche, approdando infine al luogo in cui durante il mese di luglio, in una golena del fiume Senio a Cotignola, si svolge “L’arena delle balle di paglia”. A partire dalla seconda metà del mese di maggio 2018 la costellazione di muri dipinti tracciata in fieri dal progetto, si arricchisce ed espande grazie a una sequenza di nuovi interventi a opera di street artists che, com’è caratteristica e missione di questa sorta di museo espanso e geografia, restituiranno una serie di immagini ispirate e intrecciate a storie, memorie, identità, fantasmi e suggestioni specifiche del territorio.

Per vedere tutto il percorso “Dal museo al paesaggio” clicca qui

Fusignano

  • “Gli scioperi alla rovescia” di Simone Ferrarini del Collettivo Fx di Reggio Emilia (2017)
    Dove: in via Curiel
    L’opera rappresenta gli “sciopero a rovescio”, una particolare forma di protesta degli anni ’50 nei luoghi più rivoluzionari d’Italia. I protagonisti erano braccianti a cui era stato tolto il lavoro, i quali lavoravano le terre contro il parere dei padroni con lo scopo di conquistarle in compartecipazione ed economia.

Lugo

  • Omaggio a Gioachino Rossini di Luogo Comune (2018)
    Dove: via Amendola 68
    Luogo Comune, pseudonimo dell’artista nato a Cremona nel 1992, è stato selezionato per la scelta di presentare un ironico alfabeto in cui compaiono molti dei personaggi rossiniani in una sorta di geroglifico che coinvolge lo spettatore nella ricerca delle opere citate.
  • Omaggio a Francesco Baracca di Alessandra Carloni (2018)
    Dove: pala Lumagni, in via Lumagni 34
    L’opera dimostra la scelta poetica dell’immagine che fa della figura di Francesco Baracca, visto come non solo un aviatore ma un sognatore, allacciandosi al mondo dell’infanzia grazie alla tecnica illustrativa, insolita per l’ambiente della street art”.

Massa Lombarda

  • Opera di Elisa Fiori (2019)
    Dove: via Martiri della Libertà 13
    L’opera ritrae tre ragazze con un cesto di frutta sulla testa. Due di queste prendono ispirazione da un manifesto del 1927 sulla lavorazione della frutta, mentre la terza, con le sembianze di un robot, rappresenta l’innovazione.
  • “Alberi murali” di Andreco (Terrena 2019)
    Dove: Parcheggio del Circolo Polisportiva Massese – via Dini e Salvalai 34/F
    Un dipinto murale a tema arboreo per reinventare l’idea stessa di natura, un segno permanente in un luogo non naturale come monito e richiamo a cercare la propria natura, e darle spazio.

Sant’Agata sul Santerno

Omaggio a Custode Marcucci di Riccardo Buonafede (2017)
Dove: Via Mazzini
L’opera celebra Custode Marcucci, famoso liutaio del paese, raffigurato dall’artista con un tratto ispirato ad artisti come Andy Wahrol, Salvador Dalì e il Caravaggio. Scopri di più su quest’opera

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