Matrice. Cinque – Cesare Baracca / SILVER e Paolo Maggis / TREMORE
Matrice. Cinque – Cesare Baracca / SILVER e Paolo Maggis / TREMORE
Nell’ottica della definizione e creazione di una mappa, fisica e concettuale, che governa, orienta e collega tra loro i musei e i luoghi espositivi della città di Lugo, si prosegue con il progetto (diffuso nel tempo, nelle forme e nello spazio) denominato “MATRICE” che si caratterizza per un intreccio e dialogo tra arte contemporanea e realtà museali, attraversando luoghi diversi con il chiaro intento di riprendere e stimolare un discorso sul presente attraverso una serie di azioni che si collegano e ripartono in qualche modo da quel fermento culturale e artistico che ha rappresentato una delle identità della città nel primo Novecento lughese: tra cenacoli d’avanguardia (vedi Pratella) e una continuità con un saper fare più tradizionale, riconducibile alla fucina e laboratorio della famiglia Visani, nella cui scuola di Arti & Mestieri, passano praticamente tutti, futuristi e pittori pienamente inseriti nella tradizione romagnola.
Una doppia personale di pittura da parte di due artisti, Maggis e Cesare Baracca, con un curriculum molto consolidato, in un momento storico che torna, con grande interesse, a guardare e rivolgersi a questo medium antico e inesauribile, primitivo e contemporaneo; un doppio sguardo, uno da fuori e metropolitano (Maggis è un pittore milanese trasferitosi a Barcellona) e uno interno, da dentro la provincia dell’impero o dai margini (Cesare Baracca è romagnolo) che si affianca quasi a creare contrasti e comparazioni tra i due modi di dipingere e visioni del mondo
Paolo Maggis / TREMORE
Dal 3 dicembre 2023 al 14 gennaio 2024, Pescherie della Rocca Estense
La pelle e la carne dei soggetti rappresentati sembra tremare scossa da una pittura gestuale e nervosa. E se la pelle é, in primo luogo, l’incarnato attraverso il quale vedere e sentire le vibrazioni del corpo animato da sentimenti, emozioni e pensieri, in secondo luogo indica la superficie della pittura che diventa pelle a sua volta, introducendo lo spettatore ad una visione più complessa ed articolata.
La pittura vive in armonia con il soggetto pur mantenendo la sua indipendenza, arrivando a volte ad incluso annullare i limiti che separano lo spazio dallo stesso soggetto, un soggetto che si apre a molteplici interpretazioni senza mai trovarne una definitiva. Le opere di Paolo Maggis scuotono perché, pur mantenendo una forte estetica, introducendo elementi di rottura, frammenti, interferenze e distorsioni, preferendo il sublime al bello, cioè quella bellezza ferita, che porta con se un dolore profondo o una tragedia.
Orari di apertura: giovedì e venerdì dalle 15.30 alle 18.30; sabato e domenica e festivi dalle 10 alle 12 e dalle 15.30 alle 18.30
Informazioni utili
Pescherie della Rocca Estense
ingresso gratuito