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II G.M. LA LINEA GOTICA E LA BATTAGLIA DEL SENIO

Tra il dicembre 1944 e il 10 aprile 1945, Alfonsine fu teatro di cruenti scontri tra tedeschi, alleati e partigiani che combatterono sul fronte, la famosa Linea Gotica ribattezzata anche die Grüne Linie, situato sul fiume Senio.

La Linea Gotica ad Alfonsine
La linea gotica era una linea difensiva costituita da una serie di difese fisse tracciate lungo i crinali dell’Appennino, costruita dai militari tedeschi a partire dal momento dello sbarco Alleato in Sicilia (9 luglio 1943), per impedire che gli alleati raggiungessero la pianura padana, o comunque per rallentare il più possibile la loro avanzata: dalla pianura emiliana, le Alpi e poi la Germania sarebbero state a portata di mano. Utilizzando la dorsale degli Appennini, la Linea Gotica andava da Pesaro sull’Adriatico a Massa Marittima sul Tirreno.
Quando in seguito all’attacco su Rimini la linea difensiva tedesca fu ricollocata più a nord, nei primi mesi del 1944, Alfonsine, come altri paesi posti lungo la dorsale del fiume Senio, fu il luogo dove si accampavano le retroguardie delle truppe tedesche che si succedevano al fronte.
Nell’estate del 1944, dopo i primi segni di cedimento, Albert Kesselring cambiò il nome della linea difensiva nel meno altisonante linea verde (Grüne Linie). La nuova linea di difesa si attestò in Romagna lungo il fiume Senio. La linea gotica fu attaccata dagli alleati nel settembre del 1944, e benché questi riuscissero a sfondare le prime linee in numerosi punti, non furono tuttavia in grado di portare l’attacco fino in fondo attestandosi per 4 mesi a Ravenna.

La Battaglia del Senio
Col termine “Battaglia del Senio” gli storici intendono riferirsi all’offensiva alleata che portò all’avanzamento del fronte ravennate lungo tutto il corso del fiume Senio divenuto famoso nelle cronache di quei giorni, per aver concluso la guerra in Romagna e, nel giro di due settimane, anche tutta la Campagna d’Italia avviata dagli eserciti anglo-americani nel luglio 1943 contro i tedeschi.
Mentre i giovani affluirono nella 28° Brigata Garibaldi, dal dicembre 1944 al l0 aprile 1945, il resto della popolazione visse l’esperienza di un centro posto sulla linea del fronte di guerra.
La popolazione si sottrasse ad ogni tentativo di allontanamento, resistette organizzandosi in modo da sopravvenire e attendere l’arrivo degli alleati. Il locale Comitato di Liberazione, inizialmente costituito dai rappresentanti dei partiti locali e dall’Arciprete, seppe tessere una tela di comitati di zona che provvedevano agli approvvigionamenti alimentari e alla raccolta di informazioni strategiche da inviare agli alleati.
Il 10 aprile 1945 il Gruppo di Combattimento “Cremona” liberò Alfonsine. Il centro del paese era formato da un mucchio di macerie, essendo stato dapprima pesantemente bombardato dagli alleati e in seguito minato dei tedeschi prima della loro ritirata verso nord.

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