Custode Marcucci detto Urlòn, nacque a Lugo il 20 agosto 1864 e morì a Sant’Agata sul Santerno il 3 dicembre 1951. E’ stato un liutaio italiano.
Nato da famiglia contadina, fino a quindici anni lavorò la terra assieme ai genitori, i quali nel 1880 si diedero ad altro mestiere. In tale circostanza si dedicò ad una prima lavorazione del legno facendo il bottaio e costruendo gambe di legno fornite di un meccanismo ingegnoso per i mutilati.
A diciannove anni abbracciò la liuteria specializzandosi nella costruzione di violoncelli e contrabbassi, dando vita alla “Premiata fabbrica di istrumenti ad arco – S. Agata sul Santerno” e raggiungendo livelli di altissima qualità senza aver mai studiato presso nessun liutista.
Si dice fosse in grado di produrre strumenti perfetti da materiale apparentemente scadente.
Morì nel 1951 e la sua tomba è posta nel cimitero di Sant’Agata sul Santerno.
Era un uomo umile, un po’ schivo e timido, parlava a bassa voce e proprio per questo fu soprannominato Urlon, “strillone” in romagnolo. Anche i suoi strumenti sono denominati “Urlon” per la loro potenza acustica. Un suo contrabbasso è posseduto da Giuseppe Ettorre, Primo Contrabbasso del Teatro alla Scala di Milano.
All’interno del Municipio di Sant’Agata sul Santerno è presente una lapide commemorativa che recita “Per memoria di Custode Marcucci, liutaio di chiara fama, uomo di profonda umiltà; pose l’Amministrazione comunale, 3 dicembre 1952”, ed è conservato anche un suo violino.
Nel 2017 la città ha reso omaggio a Marcucci con una serie di murales realizzati in via Mazzini dallo street artist Riccardo Buonafede. A lui è intitolata la scuola di musica.