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PESCA BUCO INCAVATO

Chiamata anche la “pesca di Massa Lombarda”, questo frutto è il simbolo di una rivoluzione agricola che ha avuto luogo in questo territorio tra Ottocento e Novecento.

Storia

La Bassa Romagna è conosciuta come la culla della frutticoltura moderna. Alla fine del XIX secolo, infatti, questo territorio scopre la sua vocazione per la frutticoltura e, in particolare, Massa Lombarda ne diviene il centro. Tra l’Ottocento e il Novecento la città è la sede dei primi esperimenti sugli impianti di alberi da frutto e sulla coltura della barbabietola da zucchero. In pochi decenni, grazie all’intraprendenza di agricoltori e tecnici, riesce a produrre più della metà della frutta dell’intera provincia di Ravenna. Accanto alla produzione si sviluppa anche tutto quel che riguarda la gestione, il trasporto la trasformazione.

Il simbolo di questa “rivoluzione” è senz’altro il buco incavato (in dialetto bus incavé), che nella prima parte del Novecento rappresenta la varietà di pesco più diffusa e coltivata nei territori tra Massa Lombarda e il ravennate e il ferrarese, e che viene commercializzata proprio con il nome di “pesca di Massa Lombarda”.

Negli anni ’30 del Novecento, apice della produzione di questa coltivazione, la “bus incavé” raggiungeva mezza Europa, ma con l’introduzione delle varietà a polpa gialla, più adatte alla conservazione e a percorrere le lunghe distanze, è iniziato il suo rapido declino. A metà degli anni ’50, infatti, rappresentava ormai meno dell’1% della produzione regionale. La coltivazione professionale del buco incavato era ormai praticamente scomparsa, ma i contadini locali, che ne hanno sempre apprezzato questa varietà, ne hanno conservata qualche pianta per il consumo domestico.

Ad oggi è un Presìdio Slow Food, con l’obiettivo di salvare la biodiversità alimentare.

La città di Massa Lombarda dedica a  questo frutto una festa che si svolge nel mese di agosto, sottolineando l’impegno a valorizzare il progetto di recupero delle tradizioni contadine e di salvaguardia delle piccole produzioni di eccellenza gastronomica.

Caratteristiche del frutto

Il frutto è di media pezzatura, con sfumature rosso intenso. La forma è sferoidale con una sutura molto profonda e incavata, caratteristica che la distingue da tutte le altre e che le dà il nome. Il tomento sulla superficie della buccia è molto fine, quasi vellutato. La polpa è bianco-verde, ha tessitura fine e sapore equilibrato nel contenuto di zuccheri e acidi, con profumi e aromi intensi, che non si ritrovano più nelle principali varietà oggi in commercio. La raccolta, fatta a mano, è tardiva: inizia nella seconda metà di agosto. È ottima mangiata fresca, ma viene abitualmente trasformata, dando vita a confetture, pesche sciroppate o essiccate e nettari.
(Fonti per testo e foto: Slow Food)

Eventi

Nel mese di agosto la città di Massa Lombarda celebra l’importanza di questo frutto con una festa dedicata. Per saperne di più, clicca qui

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