Nacque a Bagnacavallo nel 1549 e morì nel 1589. Fu predicatore e prolifico scrittore.
Nacque a Bagnacavallo nel 1549 in una famiglia agiata tanto da poter sostenere gli studi di Ottaviano (tale era il suo nome di battesimo) prima a Ferrara, dove studiò diritto, poi a Siena, dove seguì corsi di logica.
Nel 1566 entrò col nome di Tomaso nell’ordine dei Canonici Regolari della Congregazione Lateranense nel convento di Santa Maria in Porto a Ravenna. Qui trascorse il resto dei suoi anni con qualche breve assenza dovuta al suo ruolo di predicatore che lo conduceva in varie città italiane e lo metteva in contatto con vari ambienti culturali.
Morì nel giugno del 1589 a soli quarant’anni.
Garzoni esordì in campo letterario piuttosto tardi ma con una maturità artistica che spiega il ritmo vertiginoso della sua produzione. Scrisse, infatti, diverse opere di carattere enciclopedico tra le quali quella di maggiore impegno è sicuramente La piazza universale di tutte le professioni del mondo (1585). Altre opere scritte dal Garzoni e pubblicate mentre era in vita, sono: Il teatro dei vari e diversi cervelli mondani (1583); L’ospitale de’ pazzi incurabili (1586); Le vite delle donne illustri della Scrittura Sacra (1586) e la Sinagoga degli ignoranti (1589). Le opere postume sono invece due: L’huomo astratto (1601) e Il serraglio di tutti gli stupori del mondo (1613).
A Bagnacavallo, presso la canonica della Chiesa di San Francesco, è ancora conservata la sua lapide tombale.
