Il Museo Civico Luigi Varoli si snoda attraverso più sedi, sezioni e un’esposizione fatta di differenti percorsi, intrecci e ramificazioni che rispondono allo sguardo curioso e mobile che ha caratterizzato vita e opere dell’artista cotignolese Luigi Varoli (1889-1958). Le sedi principali sono Palazzo Sforza e la Casa-Studio Luigi Varoli, a cui si affianca la Scuola Arti e Mestieri, la scuola di Varoli ancora attiva con laboratori ed appuntamenti per bambini, ragazzi e famiglie.
Palazzo Sforza
Le sale al piano terra di Palazzo Sforza e quelle del secondo piano sono adibite alle mostre temporanee, mentre al primo piano sono allestite la Pinacoteca, con le opere più significative dell’artista, e la Sezione Archeologica, una raccolta di reperti fra epoca romana e tardo medioevo. Oltre ai dipinti, la cartapesta è senza dubbio il settore della produzione in cui si esprime la nota più personale dell’artista: si trovano esposte nel Museo alcune grandi teste fatte di cartapesta che ritraggono, caricaturandoli, i lineamenti di caratteristici personaggi di Cotignola e numerose sculture in terracotta e legno.
Casa Varoli
Nel 1937, consapevole del valore storico dell’edificio, intraprende le pratiche necessarie al suo recupero con la Soprintendenza dell’Emilia e della Romagna e lo porta a pieno compimento. A seguito di alcune perizie architettoniche, emerge come la struttura anticamente fosse destinata a svolgere la funzione di cappella gentilizia della famiglia Attendoli-Sforza. Fra il novembre 1944 e l’aprile 1945, durante i cinque mesi di permanenza del fronte sul Senio che assediano e schiacciano Cotignola, i pesantissimi bombardamenti alleati si accaniscono sul piccolo centro abitato. Il paese è annientato e fra i cumuli di macerie vi sono anche la Scuola Arti e Mestieri, l’abitazione e lo studio di Varoli.
Dentro l’edificio e nel cortile, Varoli colloca tutto quello che riesce a recuperare fra le rovine e anche in altre città raccoglie i frammenti più interessanti da edifici bombardati o da sculture irrimediabilmente danneggiate, più di quanti la sua passione lo aveva portato a collezionare in precedenza.
Nell’aprile 2024 è stato inaugurato il progetto di riallestimento e ampliamento della “nuova” Casa Varoli. È un luogo speciale che raccoglie opere ed oggetti realizzati e collezionati dall’artista, ma anche opere ed installazioni contemporanee, frutto dei progetti artistici che negli ultimi anni hanno coinvolto il museo, tra cui Inventario Varoli e Azzimo 41, l’opera dell’artista Matteo Lucca che è entrata a far parte delle collezioni con il sostegno del PAC2022-2023 – Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
L’edificio espone molti oggetti, sculture, disegni e reperti provenienti dai depositi, oltre alle testimonianze di storia locale, legate soprattutto alla Seconda Guerra Mondiale, ai segni che ha lasciato e ai personaggi coinvolti in imprese eroiche. In particolare quella compiuta dai quattro cotignolesi eletti Giusti tra le Nazioni, di cui Varoli faceva parte, che uniti all’intera comunità, contribuì a salvare ebrei in fuga, rifugiati politici e sfollati.
Fanno parte del racconto legato a quel periodo storico: il fumetto L’Argine del 2016 di Marina Girardi e Rocco Lombardi, e l’installazione di David Loom Frame (2012), una stanza completamente nera, dove un flusso di suoni ed immagini fa ripercorrere, come in un film della memoria, i drammatici 144 giorni di permanenza e stazionamento del fronte bellico sul fiume Senio durante la Seconda Guerra Mondiale, fino alla liberazione avvenuta il 10 aprile del 1945.
Nel giardino di Casa Varoli è presente anche un allestimento permanente dal titolo “Teste, mostri, spiriti e capitelli”, un progetto site-specific dell’artista Nero/Alessandro Neretti, a cura di Massimiliano Fabbri. L’artista ha immaginato e prodotto un bestiario fatto da una serie di piccole sculture in ceramica, pietra e ferro, che ha preso forma dal dialogo con questo luogo e con la poetica del grande artista cotignolese. Il progetto è vincitore del PAC – Piano per l’Arte Contemporanea 2021, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e destinato alla produzione di opere dell’arte e della creatività contemporanee.
Il museo fa parte dell’Itinerario La Bassa Romagna per le famiglie, Dal museo alle case museo, La memoria nel paesaggio
Informazioni utili
Indirizzo Palazzo Sforza: Corso Sforza 21 e 24 – 48033 Cotignola (RA)
Telefono: 0545 908810 – 320 4364316
Email: museovaroli@comune.cotignola.ra.it
Sito Web: http://www.museovaroli.it/
Come arrivare
Centro storico. Possibilità di parcheggio lungo corso Sforza. Accessibile ai portatori di handicap.
Orari
Palazzo Sforza:
martedì, mercoledì e giovedì dalle 8.30 alle 12.30 telefonando ai numeri: 0545 908810 – 320 4364316
venerdì 16.30 – 18.30
sabato e domenica 10.00 – 12.00 e 15.30 – 18.30
Casa Varoli:
venerdì 16.30 – 18.30
sabato e domenica 10.00 – 12.00 e 15.30 – 18.30
Chiuso sabato 15 marzo 2025 per allerta meteo
Ingresso
gratuito
(Aggiornato al 15/03/2025)