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Un percorso adatto a tutti gli amanti della natura e del turismo sostenibile, perfetto anche da percorrere in bicicletta, perdendosi tra le rigogliose campagne di campi coltivati, scoprendo aree protette che incantano per la diversità di flora e fauna che preservano. Entrare in punta di piedi nei territori più belli della Bassa Romagna.

Fusignano Bosco

INFORMAZIONI PRATICHE

INFO

  • Interessi: Natura
  • Durata: 72 h
  • Quando: Primavera, Estate, Autunno

PERCORSO

PRIMA TAPPA,  Conselice
Bosco Urbano

Un tempo chiamato Boschetto di via Gabriella dalle Vacche, il Bosco urbano di Conselice si estende tra i borghi di San Patrizio e Conselice.
Al suo interno si può osservare l’ambiente originale del territorio delle valli, caratterizzato da zone umide e alberate. Il bosco rappresenta un’Area di Riequilibrio Ecologico per la ripopolazione di uccelli e chirotteri, ma è anche un luogo di sosta del percorso ciclabile che da San Patrizio conduce alle valli del Parco del Delta del Po.

SECONDA TAPPA,  Alfonsine
Riserva Naturale

La Riserva naturale di Alfonsine è una piccola Riserva regionale di circa 12 ettari formata da tre stazioni, testimonianze del paesaggio che un tempo caratterizzava la bassa pianura ravennate, in cui vivono numerose specie animali e vegetali.
Si tratta dello Stagno della Fornace Violani, del Boschetto dei Tre Canali e della Fascia boscata del Canale dei Mulini. Questi luoghi sono un esempio perfetto di rinaturalizzazione di aree precedentemente utilizzate dall’uomo e che ora ospitano numerose specie animali e vegetali. Il Punto Informativo della Riserva di Alfonsine si trova al piano terra di Casa Monti, casa natale del poeta alfonsinese.

TERZA TAPPA, Fusignano
Bosco

    Frutto di un rimboschimento, il Bosco di Fusignano nasce all’interno del grande parco nobiliare della Famiglia Calcagnini – distrutto nel corso della Seconda Guerra Mondiale – per ricreare quella selva di querce e carpini che un tempo ricopriva la Pianura Padana.
    Oggi il bosco rappresenta un’area di riequilibrio ecologico e un vero polmone verde tra la zona industriale e l’abitato di Fusignano, ma anche il teatro della danza luminosa delle lucciole nei primi giorni d’estate.

    QUARTA TAPPA, Lugo
    Parco del Loto e Parco Golfera

    Il centro della città di Lugo vanta due importanti polmoni verdi agli estremi della città: il Parco del Loto e il Parco Golfera.
    Il cuore del Parco del Loto è indubbiamente il suo specchio d’acqua, che insieme al bosco igrofilo di salice bianco, al canneto e alla prateria umida ne costituisce la principale attrattiva. Un boschetto aperto, luminoso, con alberi adulti vigorosi e una zona adibita a parco giochi.
    Realizzato nella cassa di laminazione delle piene del Canale “Brignani Vivo”, il Parco Golfera è un’importante opera di difesa idraulica sottoposta nel tempo ad interventi di rinaturalizzazione con diversi arbusti e alberi quali farnie, aceri campestri, tigli, pioppi bianchi e altre essenze autoctone. Il laghetto presente al suo interno, inoltre, ospita l’installazione permanente dell’artista Laura Rambelli intitolata “La guardiana delle acque e le lucciole” (2018), realizzata in occasione del Festival Terrena – tracciati di land art in Bassa Romagna. Entrambi i parchi sono Aree di Riequilibrio Ecologico lambite dal suggestivo Canale dei mulini di Lugo e Fusignano, un’opera idraulica di origine quattrocentesca.

    QUINTA TAPPA, Bagnacavallo
    Podere Pantaleone

    Non molto lontano dal centro di Bagnacavallo si estende l’Area di Riequilibrio Ecologico e Zona Speciale di Conservazione del Podere Pantaleone, un vero e proprio museo naturalistico all’aria aperta. In linea con la filosofia dell’antico proprietario Pirazzoli, nel Podere si sono sviluppate liberamente la flora e la fauna tipiche delle zone di pianura, dando vita ad un habitat di grande interesse ambientale.
    Soprannominato Pavlèna, Pirazzoli si era sempre rifiutato di passare alle nuove tecniche di coltivazione, e così nel podere non vennero mai impiegati fitofarmaci né concimi chimici. Pavlèna lo definiva come “E piò bel sid ad Bagnacaval“, ovvero il più bel podere di Bagnacavallo.

    SESTA TAPPA, Cotignola
    Lago dei Gelsi

    Il Lago dei Gelsi, o Lago della Fornace, è un bacino artificiale di circa 4 ettari che si è formato a Cotignola in seguito alla dismissione di una cava di estrazione di argilla per la produzione di laterizi.
    Prenotando la propria visita è possibile ammirare lo specchio d’acqua alimentato dalla falda freatica, su cui si affacciano grandi salici bianchi e pioppi neri.

    Mappa delle fontane realizzata da Ciclo Guide Lugo

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