Monumenti
PALAZZO SFORZA
Antico palazzo della famiglia Sforza, ricostruito fedelmente nel 1961.
ROCCA SFORZESCA
Il sistema difensivo di Bagnara, messo in atto da Barnabò; Visconti nel Trecento, consisteva in un fossato che circondava una cinta muraria in cui era inserita la rocca. E’ l’unico esempio, in tutta la pianura emiliano-romagnola, di "castrum" medievale tuttora completo.
MONUMENTO ALLA STAMPA CLANDESTINA E ALLA LIBERTA’ DI STAMPA
Una vecchia macchina da stampa a pedale simile a quella utilizzata dagli stampatori clandestini, che durante la lotta di Liberazione lavorarono ininterrottamente per informare di quanto succedeva sul fronte del Comitato di Liberazione Nazionale, alle spalle le lastre impresse con le testate dei giornali che si stampavano e sopra le bandiere di un Italia liberata e di un Europa unita, che solo sessant’anni fa era nei sogni e negli ideali di chi combatteva.
IL MONUMENTO DELLA PIGNA
E munumént dla pègna per i più vecchi è conosciuto come e funtanòn: dalla bocca delle sue tre misteriose maschere scorreva, infatti, acqua fresca di una falda superficiale che nel giro di 30 anni, dopo la sua inauguazione nel 1874, si esaurì. Vista ormai l’inutilità è stato smontato, spostato e rimontato in vari punti del paese. Oggi è ritornato al punto di partenza: al centro dei giardini di piazza Monti, con una grossa pigna sulla cima, augurio di benessere e felicità.
MERIDIANA DEI POPOLI
La Meridiana dei Popoli situata nel centro storico della città, è opera dell’artista e light designer Mario Nanni. La struttura monumentale del 2014, sorge all’incrocio dell’antico Cardo e del Decumano, gli assi principali dell’antica centuriazione romana.
LA BOTTEGA DELLO SGUARDO
La Bottega dello Sguardo è un’ex bottega artigiana che ospita una biblioteca – mediateca dedicata alle discipline dello spettacolo a partire dal fondo archivistico di Renata M. Molinari. Lo spazio sarà il centro di altre attività dell’ omonima associazione culturale, che vuole creare una rete fra chi ama il teatro e le sue storie, e promuovere sul territorio la capacità di lettura e comprensione dei processi artistici e culturali attraverso incontri, laboratori, conferenze, racconti di teatro, percorsi guidati.
DISTRIBUTORE NON AUTOMATICO DI CORAGGIO
Da cabina Enel a Distributore non automatico di coraggio: nel murale realizzato a Cotignola dagli street artists del Collettivo FX di Reggio Emilia, in piazza Amendola (parcheggio della farmacia), ci sono i volti dei quattro Giusti cotignolesi, Luigi e Anna Varoli, Vittorio e Serafina Zanzi, dei sette Martiri del Senio, fucilati dai nazisti nell’ottobre del ’44, del partigiano Leno Casadio e del prete Don Stefano Casadio, che liberarono Cotignola con l’operazione “bandiera bianca”, e del giovane partigiano Esiodo Rava.
LA PORTA DEL PAESE
In origine l”unica porta d’accesso a Bagnara era situata sul lato occidentale delle mura castellane e dotata di un ponte levatoio, demolito nel 1617. Alla porta stazionava il portonaro che aveva il compito di chiuderla di notte, aprirla di giorno e di accertarsi che chi entrava nel castello non portasse con se armi.
LE FOSSE CASTELLANE E LE MURA
In tutta la pianura emiliano-romagnola, Bagnara resta l’unico esempio di castrum medievale integralmente conservato. L’intero percorso difensivo venne approntato nel 1354 da Bernabò Visconti, che fece scavare un fossato attorno alla cinta muraria.