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Un itinerario che parla di arte e natura, più precisamente di street art: numerosissimi sono infatti gli interventi di artisti e artiste che sono stati invitati a raccontare il territorio della Bassa Romagna.
I murales ci sorprenderanno per la loro storia, intrecciata indissolubilmente a quella dei luoghi che li ospitano e delle persone che li abitano.

Seguiteci alla scoperta di queste meravigliose opere d’arte contemporanea immerse nella campagna romagnola!

street art Cotignola

INFORMAZIONI PRATICHE

INFO

  • Interessi: Cultura, conoscenza del territorio, arte
  • Durata: 48 h
  • Lunghezza: 59 km
  • Target: Gruppi, Amici, Coppie
  • Quando: Tutto l’anno

MAPPA

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PERCORSO

PRIMA TAPPA – Cotignola

Si parte da Cotignola, il comune della Bassa Romagna più ricco di murales grazie al progetto “Dal museo al paesaggio”, partito nel 2013, attraverso il quale sono intervenuti molti artisti tra i più rinomati della scena street italiana e internazionale, a raccontare la cittadina attraverso le memorie dei suoi abitanti e i fatti storici più significativi.

  •  Signora K e James Kalinda, “Lucia Terzani da Torciano”, via Pascoli (2016)
    Queste due opere rappresentano due personaggi storici vissuti nelle terre cotignolesi, vale a dire la Signora K, passata alla storia per essere stata l’amante di Muzio Attendolo Sforza, rappresentato sul muro a fianco.
  • Collettivo FX, “Distributore non automatico di coraggio”, piazzale Amendola (2015)
    Si tratta di un murales di Collettivo FX, un artista di Reggio Emilia impegnato soprattutto su temi politico-sociali, che rappresenta i Quattro Giusti cotignolesi, i Sette Martiri del Senio fucilati dai nazisti nel ’44, il partigiano Leno Casadio e Don Stefano Casadio, che liberarono Cotignola, e infine il giovane partigiano Esiodo Rava. L’opera è dunque in memoria di chi si è sacrificato per la Liberazione e sorge proprio sotto le sponde del fiume Senio, luogo importante della lotta partigiana.
  • Zosen Bandido e Mina Hamada, Gio Pistone e Martoz, Scuola di Arti e Mestieri, via Cairoli (2018)
    Questi artisti, secondo i loro diversi stili, rappresentano i personaggi e i simboli di Cotignyork, ovvero una Cotignola rivisitata in chiave fantastica e rocambolesca. Zosen e Mina, duo artistico nel lavoro e nella vita, vengono dalla Spagna (Mina ha origini asiatiche), Gio Pistone è un’artista italiana come anche Martoz.
  • Hyuro, “L’arzdora”, via Roma (2018)
    Hyuro, artista argentina naturalizzata spagnola, scomparsa prematuramente in questo 2020, racconta con questo murales l’emancipazione femminile all’interno della famiglia patriarcale. Hyuro era infatti famosa proprio perché attiva nel trattare temi sociali riguardanti la donna nella società moderna.
  • DEM, “Simboli e protezione”, villaggio UNRRA, tra le vie Pascoli e Alighieri (2019)
    Il villaggio Unrra (United Nations Relief and Rehabilitation Administration) è un quartiere costruito nel secondo dopoguerra e fa parte di un progetto architettonico di ristoro per le zone duramente colpite dal conflitto. DEM, artista lombardo, dipinge simboli di protezione che raccontano del soggiorno a Cotignola del filosofo e antropologo Ernesto de Martino durante i mesi del passaggio del fronte di guerra.
  • Reve+ e Borondo, Arena delle Balle di paglia (2016 e 2013)
    Il murales del reggiano Reve+ intitolato “Papaveri&Upupe” sorge sul fianco di una casa di campagna sulla strada che porta all’Arena delle balle di paglia. L’artista, specializzato nella realizzazione di opere ispirate alla fauna e alla flora dei luoghi che incontra, dedica questo muro al Papavero e alla Upupa, un fiore ed un uccello tipici della campagna romagnola.
    Borondo, rinomato artista spagnolo, dipinge proprio a ridosso dell’argine dove il Senio incontra il Canale Emiliano Romagnolo. “Volti”, così intitolato, raffigura appunto due volti, dipinti con lo stile inconfondibile dell’artista, uno stile gestuale fatto di molte campiture stratificate.

Eventi di street e land art: in un paesaggio naturale che racconta del visibile e dell’invisibile, torna ogni anno nel mese di luglio la magica Arena delle balle di paglia. Giornate e serate di imperdibili appuntamenti tra narrazioni, musica e arte.

Punto di interesse: BUDRIO

Collettivo FX, “La Madonna dell’Adesso o già pronta”, via Gaggio (2017)
L’opera racconta del forte legame che la comunità di Budrio ha con la Vergine Maria, che festeggia tutti gli anni d’estate.

Punto di interesse: BARBIANO

FX, “SS. Madre Incoronata del Risveglio”, via del Castello (2017). L’opera fa parte del progetto nazionale dell’artista chiamato “La Madonna dell’Adesso”, un modo per raccontare il rapporto contemporaneo che i cittadini hanno con la Beata Vergine.
Nicola Alessandrini, “LI EXT AB IT”, via Alberico (2017): il murales rappresenta il feroce Alberico da Barbiano usato in questo caso come messaggio contro ogni tipo di violenza.
Gino Pellegrini intitolata “Stemmi”, piazza Alberico (2011): un intervento decorativo di abbellimento per la piazza.

SECONDA TAPPA – Lugo
  • Luogo Comune, Omaggio a Gioacchino Rossini, via Amendola (2018): l’artista presenta un ironico alfabeto in cui compaiono molti dei personaggi rossiniani in una sorta di geroglifico che coinvolge lo spettatore.
  • Alessandra Carloni, Francesco Baracca, via Lumagni (2018): l’opera ci mostra Francesco Baracca in una nuova veste, visto non solo come un aviatore ma un sognatore.
Punti di interesse,  Bagnara di Romagna

“Caterina: tigre di Romagna” dell’artista argentino Guido Palmadessa (2018), via Garibaldi: il murale rappresenta Caterina Sforza, che fu Signora di Bagnara, accanto ad una tigre con la Rocca sforzesca sullo sfondo. La tigre fa infatti riferimento al soprannome che le venne assegnato già nelle cronache rinascimentali, cui solo più tardi si aggiungerà quello di “leonessa”, entrambi segno di un carattere forte e coraggioso che le ha permesso di lasciare un segno importante nella storia.

TERZA TAPPA – Fusignano

Ritroviamo Collettivo FX con un murales in via Curiel intitolato “Sciopero alla rovescia” (2017), una particolare forma di protesta avvenuta negli anni Cinquanta del Novecento: i braccianti che perdevano il lavoro continuavano imperterriti a lavorare la terra come forma di ribellione.

QUARTA TAPPA – Alfonsine

Il murales di Ericailcane e Bastardilla, omaggia la Resistenza Partigiana in uno dei suoi luoghi-simbolo. I due autori, molto famosi nell’ambito dell’arte urbana, da anni si impegnano con un’arte contro ogni forma di repressione e totalitarismo.

Punto di interesse:
Stinkfish al Parcobaleno, via Galimberti (2017): opera che rientra nel progetto promosso da CUMA Project che da anni si occupa di sostenere le popolazioni indigene dell’America Latina.

 

Eventi di street e land art: nella stagione estiva (giugno-settembre) è possibile visitare il Labirinto effimero dell’Azienda Agricola Galassi; un labirinto che nasce nel 2007 come uno dei più grandi labirinti dinamici del mondo, ricostruito ogni anno nel campo di mais dell’azienda. Dal 2019 nasce anche il Labirinto sospeso, vera e propria opera di land art che gioca sul concetto di cielo e terra usando materiali di recupero e biodegradabili.

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Mappa delle fontane realizzata da Ciclo Guide Lugo

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