Piatti salati
I CAPLET (A)SOT DSA’MICHIL (i Cappelletti asciutti di San Michele)
Ricetta codificata e depositata dalla Pro Loco Bagnacavallo nel 2012 per caratterizzate un particolare tipo di cappelletto che si è andato diffondendo fin dagli anni ’70. Si tratta di una variante del cappelleto romagnolo diffuso nel ravennate, pubblicamente decretato il 30 settembre 2006 dalla delegazione di Ravenna dell’Accademia Italiana della Cucina. A differenza di quest’ultimo che viene servito solamente in brodo, il cappelletto di San Michele viene servito asciutto condito con un particolare ragù nato dall’incontro delle esperienze culinarie di alcune azdore locali.
LA SPOJA (la Sfoglia)
La sfoglia è la base di diversi tipi di minestre la cui preparazione è documentata in Romagna già dopo l’anno Mille. Si presenta setosa ed elastica che viene lavorata a lungo col mattarello.Massa Lombarda dedica all’abilità delle sfogline una sagra popolare che si tiene alla fine di agosto.
I PASSATELLI IN BRODO
Ottimo primo piatto della tradizione romagnola che un tempo si consumava principalmente di domenica e durante le feste.
I CAPLET (i Cappelletti)
I Cappelletti costituiscono, per la Romagna, il primo piatto più nobile e ricco, carico di una simbologia di benessere, ricchezza ed opulenza che nessun altro primo piatto uguaglia. Augurare “cappelletti in tavola e per tutto l’anno” era uno degli auguri più sentiti e graditi recitati nelle filastrocche augurali del primo dell’anno.
LA PIADINA ROMAGNOLA I.G.P.
Ricetta della piadina romagnola.