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Nel cuore della Romagna c’è un lembo di terra, attraversato da diversi corsi d’acqua e importanti vie di comunicazione, che si trovò ad essere territorio strategico durante le ultime battute della seconda guerra mondiale. Nell’entroterra, le cittadine della Bassa Romagna attive nella Resistenza furono vittime della dura repressione nazifascista, come testimoniano i cippi e le lapidi disseminate sugli argini e nelle campagne. Oggi, percorrendo i medesimi luoghi, ci si può immergere in un paesaggio che non dimentica ma infonde pace e serenità.

L’itinerario parte da Cotignola e prosegue a ridosso del fiume Senio. Si possono effettuare deviazioni per Bagnacavallo, Fusignano e Villanova di Bagnacavallo, per giungere poi ad Alfonsine. Da Alfonsine si attraversano le campagne fino a Conselice, si raggiunge Massa Lombarda e Sant’Agata sul Santerno, per arrivare, dopo un’eventuale deviazione per Bagnara di Romagna, a Lugo con ritorno a Cotignola.
Si può percorrere sia in bici sia in auto seguendo le indicazioni della mappa disponibile a questo link.

Ambiente, Fiume, Senio

INFORMAZIONI PRATICHE

INFO

  • Interessi: Storia, cultura, conoscenza del territorio
  • Durata: 72 h
  • Lunghezza: 76,7 km
  • Target: Gruppi, Amici, Coppie
  • Quando: Tutto l’anno

MAPPA

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PERCORSO

PRIMA TAPPA
COTIGNOLA – Bagnacavallo (7,6 km)

La città di Cotignola è conosciuta come “Città dei Giusti” poiché, tra l’autunno del 1943 e la primavera del 1945, vi trovarono rifugio alcune famiglie di ebrei in fuga dalle persecuzioni razziali. Tutti si salvarono dallo sterminio grazie ad un sistema di protezione che si rivelò unico nel panorama italiano. Un “sistema” formato da famiglie solidali e funzionari comunali, che organizzarono una vera e propria “rete” fatta di rifugi e fornitura di documenti falsi che giunse a salvare ebrei, fuggiaschi e perseguitati politici.

Partendo da Piazzale della Pace situato davanti alla chiesa del Pio Suffragio dedicata ai caduti di tutte le guerre ove, su tre grandi pannelli, sono poste foto che mostrano immagini della distruzione della città, si può accedere a Casa Varoli. Nella Casa museo dedicata all’artista Luigi Varoli “Giusto tra le nazioni”, si trova una sezione dedicata ai Giusti con la stanza Frame di David Loom, una suggestiva installazione di foto d’archivio dell’epoca che appaiono come fantasmi nel buio, insieme a documentazione storica, pubblicazioni e materiale audiovisivo.

Ai “Giusti tra le nazioni” apparteneva anche Vittorio Zanzi, il principale artefice della “rete d’ospitalità”. A lui è dedicato un piccolo parco, poco distante da Casa Varoli, al centro del quale un busto in bronzo lo raffigura e ne conserva la memoria.

A pochi passi dal museo, nel parcheggio di piazza Amendola troviamo il Distributore non automatico di coraggio, un murale realizzato su una cabina elettrica ove, in una serie di riquadri, sono rappresentati alcuni dei protagonisti di quei lunghi 145 giorni in cui il fronte stazionò sulle sponde del fiume Senio.

Procedendo verso il Senio, davanti al ponte, si trova il Parco della Resistenza, dove si erge il Monumento dedicato ai soldati alleati Neozelandesi che liberarono Cotignola; sul retro è affissa la Lapide commemorativa dell’Operazione “Bandiera Bianca”.

Lungo l’argine del Senio vi sono le opere murali realizzate nella primavera 2021 dallo street artist About Ponny, in occasione delle celebrazioni “Nel Senio della Memoria”.

Prima di attraversare il ponte in direzione Bagnacavallo è consigliata una sosta al Giardino dei Giusti (a ridosso del fiume, a destra, lungo la strada provinciale che porta a Lugo) dove una Stele commemorativa (1987) reca i nomi degli ebrei rifugiati e nascosti a Cotignola affiancati dai nomi di chi offrì loro protezione e ospitalità. Attorno alla lapide, si ergono quarantuno alberi (uno per ogni vita salvata) con al centro un cedro del Libano, albero simbolo di Israele, davanti al quale sei grossi sassi sono a rappresentare idealmente i sei milioni di ebrei uccisi nella Shoah.

Attraversato il ponte, si prosegue in direzione Bagnacavallo.

SECONDA TAPPA
BAGNACAVALLO – Alfonsine (20,5 km)

Giunti a Bagnacavallo si può visitare il Giardino dei Semplici, dedicato a Leo Longanesi, ove si trovano le Rose della Pace donate da John Thurlby, veterano del XII Royal Tank Regiment (cittadino onorario di Bagnacavallo) e la Rosa Bella Ciao, un ibrido dal lungo stelo, dal colore rosso porpora e dal profumo intenso, creato da Adriana e Giulio Pantoli in memoria della Resistenza e per ricordare coloro che sacrificarono la vita per la libertà e la democrazia.

Attraversato il centro storico, prima di addentrarsi nella campagna in direzione San Potito, nel Parco della Pace troviamo la Stele agli ebrei rifugiati e deportati, dedicata agli ebrei fiumani, ungheresi e rumeni che qui trovarono rifugio e ai loro salvatori.

Proseguendo lungo le stradine di campagna, si giunge Masiera ove, ai piedi del rivale del fiume Senio, è posto il Cippo in ricordo della strage del 23 dicembre 1944 a Borgo Pignatta dove 28 persone vennero uccise dai tedeschi.

Sul ponte che attraversa il fiume Senio in direzione Fusignano, subito a destra sull’argine, sorge il Monumento al Gruppo di Combattimento Cremona e alla 28^ Brigata Garibaldi e ai combattenti del Commonwealth dell’VIII Armata Britannica.

Da qui si può fare una deviazione verso Fusignano, oppure riattraversare il fiume e proseguire per Alfonsine.

Proseguendo nella sottostrada accanto all’argine del fiume, si giunge alla Stele del superamento del Senio, posta a ricordo dell’attraversamento dello stesso ad opera delle forze alleate e partigiane. Il monumento sorge nel punto da dove, all’alba del 10 aprile 1945, i soldati del Gruppo di Combattimento Cremona oltrepassarono gli argini del fiume Senio, dando inizio all’”Operazione Sonia” e al conseguente sfondamento degli ultimi baluardi della Linea Gotica Romagnola.

Da qui si può continuare per Alfonsine oppure fare una deviazione per Villanova di Bagnacavallo.

Deviazione
FUSIGNANO (a/r 6,25 km)

A Fusignano si trovano le due sedi del Museo Romagna Air Finders “Un aereo, una storia umanitaria” dell’omonima associazione, il cui gruppo di volontari ricerca e recupera velivoli della Seconda guerra mondiale. Reperti e documenti di questi ritrovamenti sono esposti nelle sedi di Fusignano e della frazione di Maiano.

Visitati i musei si torna verso il fiume Senio e oltrepassato il ponte si riprende il percorso principale proseguendo verso Alfonsine.

Deviazione
VILLANOVA di Bagnacavallo (a/r 15,3 km)

A Villanova di Bagnacavallo sorge il Cimitero Canadese costruito e curato dalla Commonwealth War Graves Commission. Di fronte al cimitero si trova il Monumento all’azione dei soldati canadesi rappresentato da un modulo del ponte Bailey, che gli alleati allestirono sul fiume Lamone, e la Stele della battaglia dei Fiumi. Completa il luogo della memoria l’opera del ceramista cotignolese Enzo Babini, dedicata ai caduti villanovesi, mentre se si prosegue verso il fiume Lamone, salendo sulla rampa, a destra, è posto il Cippo dei tre martiri.

Da qui si torna sui propri passi e si continua fino ad Alfonsine.

TERZA TAPPA
ALFONSINE – Conselice (22 km)

Alfonsine costituisce una tappa fondamentale del percorso. In piazza Gramsci è posto il Monumento ai martiri della Resistenza e al corpo Volontari della Libertà e a pochi passi, in piazza della Resistenza, il Museo della Battaglia del Senio, ospita le testimonianze del periodo bellico che interessò il territorio della Bassa Romagna e in particolare la battaglia combattuta lungo la linea del Senio. Il museo conserva armi, uniformi, bandiere e carte militari, oltre agli oggetti più caratteristici che da militari furono riconvertiti per usi civili. Filmati e testimonianze della Resistenza oltre alla suggestiva “Stanza del rifugio” e alla “Sala immersiva”, completano l’esperienza museale. Accanto al museo sorge l’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea della Provincia di Ravenna, con l’importante archivio di documenti, periodici e una biblioteca storica.

Uscendo dalla città ci si inoltra nella campagna e attraversando canali e campi coltivati si giunge a Conselice.

QUARTA TAPPA
CONSELICE – Massa Lombarda (9 km)

A Conselice si trova il Monumento alla Stampa clandestina e alla Libertà di stampa. In questa città si organizzò la stampa clandestina per informare la popolazione, durante la lotta di Liberazione, su quanto avveniva sul fronte del Comitato di Liberazione Nazionale.
Da non dimenticare è la tragica storia che ci ricorda la Lapide in memoria della staffetta partigiana Ines Bedeschi “Bruna”, la coraggiosa ragazza conselicese Medaglia D’Oro al Valor Militare, che fu attiva nelle SAP (Squadre di Azione Patriottica) ravennati sin dal settembre 1943.

Sotto il porticato del municipio si trova la Lapide dedicata a Paolo Fabbri, cittadino conselicese, Medaglia D’Oro al Valor Militare, importante figura della Resistenza in Emilia a cui si devono le prime formazioni partigiane che avrebbero poi dato vita alla Brigata “Matteotti”.

Da qui si prosegue per Massa Lombarda.

QUINTA TAPPA
MASSA LOMBARDA – S. Agata sul Santerno (5 km)

Nel territorio di Massa Lombarda, con la sua lunga tradizione di lotte popolari e antifasciste, il movimento partigiano fu particolarmente attivo. Nel centro della città è posto il Monumento ai caduti partigiani che onora cinquanta caduti della lotta partigiana e della repressione nazifascista.
Nella campagna di Massa Lombarda, la via Martello divide due case (n. 1 e 2) che riportano le Lapidi in memoria delle famiglie Baffè e Foletti trucidate dai nazifascisti il 17 ottobre 1944. 

Procedendo si giunge nel centro abitato di Sant’Agata sul Santerno.

SESTA TAPPA
SANT’AGATA SUL SANTERNO – Lugo (5 km)

A Sant’Agata sul Santerno, sui due lati all’interno della torre dell’orologio si trovano le Lapidi ai caduti santagatesi della Campagna d’Africa, della Prima e della Seconda guerra mondiale.

Usciti da Sant’Agata si può proseguire in direzione Lugo o fare una deviazione verso Bagnara di Romagna.

Deviazione
BAGNARA DI ROMAGNA (a/r 17,6 km)


A Bagnara di Romagna nel parco pubblico accanto alla rocca sforzesca è posto il Monumento ai caduti bagnaresi di tutte le guerre. 

Da Bagnara di Romagna si prosegue verso Lugo.

SETTIMA TAPPA
LUGO – Cotignola (7,6 km)

Giunti in centro a Lugo ai piedi della Rocca Estense, sul muretto a destra della rampa d’ingresso si incontra la Lapide dedicata a Carlo Landi “Matto”, giovane partigiano ucciso dai nazifascisti. Accanto al portone è posta la Lapide agli ebrei deportati, mentre nel cortile interno della Rocca sul muro di destra sono affissi frammenti ricomposti dell’originale Cippo in memoria dei Martiri del Senio.

Non lontano dalla Rocca si trova una pietra d’inciampo che indica la casa della lughese Ida Caffaz, ebrea deportata ad Auschwitz.

Uscendo da Lugo si giunge sul ponte sul fiume Senio, ove sono posti: il Cippo a ricordo dell’offensiva del 10 aprile, la Lapide agli Sminatori, coloro che persero la vita nell’operazione di bonifica di argini e campi dopo il conflitto, e poco più avanti, lungo l’argine, troviamo il suggestivo Cippo dei Martiri del Senio.

Proseguendo, si raggiunge Cotignola.

Mappa delle fontane realizzata da Ciclo Guide Lugo

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